L’Atletica a Francavilla Fontana
La ricca storia dell’Atletica a Francavilla Fontana è caratterizzata da figure di grande rilevanza, le cui storie meritano di essere tramandate alle giovani generazioni. Da un secolo fa, iniziando con il Prof. De Quarto, numerosi professionisti hanno contribuito a costruire un solido percorso sportivo per le nuove generazioni, che abbraccia amicizia e competizione in ogni disciplina dell’Atletica.
Incontro con i Maestri: Prof.ssa Maria Luisa Locatelli e Prof. Claudio Forleo
Tra le figure di spicco, la prof.ssa Maria Luisa Locatelli e il prof. Claudio Forleo, marito e moglie, noti per il loro ruolo di docenti al Liceo Scientifico Ribezzo di Francavilla Fontana. La loro influenza è stata così significativa che, ancora oggi, vengono considerati punti di riferimento per chi ha avuto il privilegio di conoscerli durante gli anni scolastici.
L’importanza dell’Atletica e il ruolo della Scuola
Interrogati sulla scelta dell’Atletica come disciplina, entrambi sono concordi nel sottolineare l’importanza di questa pratica nello sviluppo fisico e mentale dei ragazzi. Ci parlano dell’importanza dell’acquisizione degli schemi motori di base con attività di pre-atletica. “Con gli esercizi a corpo libero si può crescere bene, nel fisico e nella mente”, ci dicono. Il Prof. Forleo lamenta la mancanza dei Gruppi Sportivi, risorsa preziosissima ormai persa della scuola, auspicando la loro reintroduzione come obbligatoria e fondamentale.
La formazione, la storia personale tra Ziu Linu e Ugo Locatelli.
Il Prof. Forleo rivela che la sua carriera di docente di Educazione Fisica ebbe inizio grazie a Ziu Linu, il Prof. Angelo De Quarto, che lo preparò per i test di ingresso all’ISEF nell’anno 1958. La Prof.ssa Locatelli, con origini piemontesi e una tradizione familiare legata al calcio, condivide il background sportivo del padre, Ugo Locatelli, che è tra gli unici 4 atleti della Nazionale di Calcio ad aver vinto sia il Mondiale che l’Oro Olimpico. Ci racconta: “Papà con la Nazionale Italiana di Calcio è stato Campione del Mondo nel 1938 in Francia e Campione Olimpico a Berlino 1936 sempre in Azzurro; poi anche con la Juventus, giocava con il numero 6, regista di difesa”.
I Gruppi Sportivi: Innovazione negli Anni Settanta
Ripercorrendo gli anni Settanta, i due docenti narrano l’innovativo progetto dei Gruppi Sportivi nelle scuole. Quest’iniziativa ha avuto un impatto notevole, coinvolgendo giovani di ogni livello e promuovendo la pratica sportiva come strumento di crescita fisica e mentale.
Sono importanti le loro parole, pregne di quella vocazione allo sport e di chi sente la responsabilità di favorire una crescita sana dei ragazzi che incontra lungo il proprio cammino.
“I ragazzi si appassionano molto, non facevano niente prima a scuola, abbiamo insegnato l’esercizio di fare attività sportiva. E ripetiamo, INVITAVAMO TUTTI! Bravi e non bravi, non escludevamo nessuno. Erano all’aperto anche d’inverno, anche con vento e freddo! Non abbiamo mai escluso nessuno, mai!”.
Si guardano in faccia seduti uno di fronte all’altra, come per ricordare cosa è successo ieri, rispondono come parlando tra loro e raccontano: “Volevamo accogliere tutti, chiunque; di ogni genere e rango sociale perché così doveva essere e così abbiamo fatto, accogliendo anche chi non si sarebbe mai aspettato di essere coinvolto, non dovevano esserci esclusioni, il Gruppo Sportivo doveva essere di tutti. E c’erano ragazzi che pensavano che non avrebbe mai dovuto riguardare loro, invece no! Volevamo tutti!”
Continuano: “Noi siamo arrivati pieni di entusiasmo da ISEF di Torino”. La prof.ssa Locatelli aveva già avuto esperienza alla Lancia a Torino. “Ma attenti, non lo si faceva solo per lavoro. No! Lo facevamo per i ragazzi perché sapevamo quanto era utile a quell’età per la loro crescita e maturità vera, serviva per educarli” – sottolinea la prof.ssa e aggiunge: “I genitori non si intromettevano troppo! Se i genitori intervengono nelle attività scolastiche di ogni genere, sport incluso, per miglioramento dei figli è bene! Altrimenti no!”
Difficoltà e Ostacoli: La Lotta per la Promozione dello Sport
Nonostante le difficoltà incontrate, come la mancanza di una pista di Atletica a Francavilla, i docenti Forleo e Locatelli hanno dedicato impegno e passione all’insegnamento, portando gli studenti fuori città per praticare sport grazie al sostegno dei genitori.Il Liceo Scientifico Ribezzo è stato il luogo ideale per la pratica sportiva, nonostante la mancanza di strumenti. Gli insegnanti del Gruppo Sportivo hanno dato vita a una realtà sportiva che ha lasciato un’impronta positiva nei ricordi di chi, oggi adulti, ha vissuto quelle esperienze.
Ripercorriamo attraverso le foto disposte ordinatamente sul tavolo tanti ricordi, volti, episodi. Loro ricordano il nome e cognome di tutti, anche se è passato tanto tempo.
La prof.ssa in una frase piccola racchiude l’essenza del loro impegno: “Gruppo Sportivo era il darsi da fare”.
Il prof. aprendo con semplicità braccia e mani prosegue con qualche aneddoto: “Ricordiamo tantissime esperienze e fatti. Abbiamo fatto fare le magliette, avere le magliette è stata una conquista, un senso di appartenenza e coinvolgimento. Per fare le gare non c’erano le scarpe, c’erano pochi soldi e poiché partecipavamo a tante gare, l’unica soluzione era prestarsi a vicenda le scarpe tra i ragazzi e le ragazze; anche anno per anno e gara per gara”.
“Noi abbiamo girato l’Italia per le gare in treno, con tante squadre, conseguendo tanti risultati. Conserviamo il ricordo di tutti gli atleti e le atlete della scuola, le loro vittorie e le sconfitte, i motivi delle sconfitte di ognuno” – le foto sul tavolo accendono ogni dettaglio, rischio, fatica, sacrificio, risultato.
Con un certo rammarico e considerando quanto formativa e arricchente è stata la loro esperienza e quella dei ragazzi, il Prof. Forleo ribadisce il dispiacere per l’assenza attuale dei Gruppi Sportivi nelle scuole.
E ricorda il rapporto con gli altri docenti, che all’inizio non fu facile, ma poi…: “A lungo andare ci siamo venuti incontro, perché quando abbiamo iniziato a fare attività nelle scuole non c’era l’abitudine a considerare la programmazione dello sport. Molti professori erano contrari. Dicevano che lo sport distraeva! Si sono ricreduti”.
“All’inizio l’intero corpo docente e la dirigenza frenava, bloccava il nostro entusiasmo, ma negli anni hanno compreso che era utile; non è stato facile ma sapevamo che era utile per i ragazzi e le ragazze, per le attività di studio e per la vita. Le difficoltà vennero superate, come un ostacolo da saltare e non da evitare, come un disco da abbracciare con affetto e non da gettare a caso” – conclude il prof. Forleo.
La Domanda Finale: Ne è Valsa la Pena?
Considerando che la loro lunga carriera allo Scientifico Ribezzo si è chiusa negli anni ’90, facciamo l’ultima cruciale domanda alla coppia di docenti, chiedendo loro se davvero ne è valsa la pena.
Risposta decisa e con occhi penetranti e svegli del prof. Forleo: “Lo rifarei di nuovo con lo stesso entusiasmo!”
La prof.ssa Locatelli aggiunge con serenità e occhi dolci e sicuri: “Per forza!”
Il prof indica la moglie e aggiunge: “Lei è stata fondamentale”.
Ne siamo convinti.
Testimonianze e Ricordi degli Ex Studenti
Abbiamo raccolto dopo l’incontro con i docenti Locatelli e Forleo, testimonianze degli ex studenti, che ricordano con affetto le esperienze di allenamento, le gare e l’importanza dei Gruppi Sportivi nella loro crescita personale.
Mimmo: “Il prof. voleva cambiassi scuola, dal Classico allo Scientifico, per vincere nell’alto”
Giancarlo: “Grande competenza, ci faceva allenare sempre, con ogni temperatura, vento, pioggia, freddo, caldo. Giacomo Leone ha cominciato a correre con nostro gruppo, c’era anche mio fratello, noi correvamo e vincevamo già”.
Giorgia: “Appassionati e molto competenti, aperti a tutte le discipline, interessati alle potenzialità di ogni studente e lavoravano con metodo, adoravo fare gruppo sportivo, buona occasione per crescere e socializzare con tutti”.
Vanni: “Il prof. voleva ci allenassimo anche durante le vacanze di Natale, appuntamento all’angolo dello Scientifico, per andare verso le campagne e tornare, ogni tanto qualcuno sfuggiva….”
Gloria: “La foto della finale campionati studenteschi 1976 è in camera mia e di mio marito da sempre”, foto di abbracci tra tutti e sorrisi a fine gara.
Attraverso il racconto delle vite di due appassionati insegnanti, che hanno fatto la storia dell’Atletica a Francavilla Fontana, emerge come il loro percorso di dedizione, passione e formazione ha lasciato certamente un’impronta significativa nella comunità locale.
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