Un percorso di laurea per atleti promosso dall’Università degli Studi di Foggia, pensato ed organizzato per venire incontro alle esigenze specifiche di chi pratica sport a livello agonistico. Ce ne parla la responsabile della Comunicazione dell’Università degli Studi di Foggia, prof.ssa Rossella Palmieri.
Sport e carriera universitaria
Rivelatore di personalità, fucina per formare il carattere prim’ancora che il corpo, lo sport – al netto del difficile momento che la pandemia ha determinato – è sempre di più, per i giovani, un momento di competizione sì, ma anche di superamento dei propri limiti e una ‘palestra’ dove si apprende l’arte della vita. E a proposito di apprendimento, le Università stanno promuovendo programmi che tengono in debita considerazione la carriera di uno studente impegnato nelle attività sportive. Nasce e si sviluppa con questi intenti la cosiddetta doppia carriera studente universitario-atleta che facilita percorsi ‘duplici’ che altrimenti sarebbero difficili da portare avanti.
L’esperimento dell’Università di Foggia per un percorso di laurea per atleti
In tal senso, l’esperimento dell’Università di Foggia può dirsi riuscito, considerati i talenti che hanno arricchito in questi anni la comunità scientifica e, di conseguenza, il territorio. “Andiamo incontro agli studenti campioni in molti modi perché sappiamo bene quanti sacrifici fanno per mantenere un alto livello agonistico e, allo stesso tempo, per portare a termine il percorso di laurea. Essere flessibili sulle date degli esami, prevedere punteggi aggiuntivi in sede di laurea e altre agevolazioni sono tutti tasselli pensati per avvantaggiare la carriera degli universitari impegnati nello sport. Anche per la comunità accademica è una bella scommessa: diamo grande importanza allo sport quale momento di aggregazione. Al netto della pandemia che stiamo vivendo, cerchiamo di formare nuove figure che facilitino l’interscambio tra mondo sportivo e universitario”, spiega la docente Donatella Curtotti, delegata alle attività sportive. Di qui la formazione di tutor sempre più competenti dei due mondi e, soprattutto, la volontà di organizzare incontri a tema con i big dello sport per un confronto diretto.
Il Cus – Centro universitario sportivo
Ma lo sport, più in generale, nella città che vanta i natali di una stella del salto in alto, Antonella Bevilacqua, è arricchito anche dalla presenza del Cus, il centro universitario sportivo le cui ‘stelle’ partecipano da più di un decennio ai campionati nazionali universitari con particolare riguardo a tre specialità che costituiscono la forza del team unifg, e cioè l’atletica leggera, il rugby e la pallacanestro.
Mens sana in corpore sano
Lo sport ha le sue ‘narrazioni’ che spesso travalicano i confini della semplice gara; ci sono storie di coraggio, di cimento e di vittoria sui propri limiti che fanno credere sempre di più a questo doppio binario di formazione. E non si esclude un altro grande ‘satellite’ di questo mondo della formazione e della ricerca: percorsi di salute psicofisica a partire da una sana alimentazione e da una nutrizione consapevole e attenta sono stati al centro dell’attenzione di uno dei talk promossi dall’Università di Foggia nell’ambito della kermesse “La notte europea dei ricercatori”. Nel nome dell’antico adagio mens sana in corpore sano – e in tempi in cui sostenibilità, nutrizione e approccio consapevole all’ambiente sono i temi caldi del momento – è qualcosa di più di una speranza sapere che si stanno formando donne e uomini del domani, la futura classe dirigente, a valori e stili di benessere e di disciplina.
Rossella Palmieri, docente di Letteratura teatrale italiana, Letterature comparate e Letteratura italiana moderna dell’Università di Foggia, è Delegata del Rettore alla Comunicazione e ai rapporti con il territorio. Nell’ambito di questa delega è impegnata a promuovere talk di divulgazione scientifica e culturale e a valorizzare l’interscambio tra mondo universitario e territorio nelle sue varie declinazioni.
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